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Elezioni Regionali 2020

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Nello specifico la modifica al modello di scheda elettorale è stata apportata con la legge regionale 6 luglio 2020, n. La precedente disciplina prevedeva un modello di scheda simile a quello attualmente in uso per le elezioni comunali nei “comuni superiori” in cui il nominativo del candidato alla presidenza della Regione viene riportato in un rettangolo posizionato in alto rispetto alle liste circoscrizionali ad esso collegate. La modifica, invece, riporta il suddetto nominativo a destra delle liste circoscrizionali, garantendo un più ampio spazio al rettangolo contenente il nominativo del candidato presidente.


La data sarà definita con decreto del presidente della Giunta regionale di convocazione delle elezioni; nelle precedenti consultazioni è stata scelta in modo che potessero votare nello stesso giorno tutte le regioni chiamate al voto con la stessa scadenza . Inoltre, la data andrà scelta anche sulla base del giorno in cui il Ministero dell'Interno fisserà le elezioni amministrative previste per la primavera del 2020 in vari Comuni italiani. Per gli stessi giorni è stata fissata la data di svolgimento del turno ordinario annuale dell elezioni amministrative. Al fine di rispondere a tali domande ecco cosa recitano i vari articoli dellalegge regionale 26 settembre 2014, n.


Questo anche perché in alcune zone, come ad esempio la costa della Versilia, questi partiti hanno più consensi rispetto alla Lega. Ma una delle questioni più dibattute nella campagna elettorale è l’aeroporto. Non quello pisano, già principale snodo della regione, ma quello fiorentino che è ancora in attesa di un ampliamento con nuova pista.


Per quanto sia complicato calcolare i voti disgiunti, sembra però probabile che abbia fatto questa scelta un numero significativo di elettori di Toscana a Sinistra, considerando che il loro candidato presidente Tommaso Fattori ha raccolto 6.603 voti in meno della sua lista . Insomma, due candidati diversi, una regione spaccata e una vittoria che si giocherà sul filo del rasoio. Secondo i sondaggi pubblicati a inizio settembre la distanza fra i due è veramente minima. Secondo Ipsos la candidata della Lega è al 41,5 per cento e Giani al 42,6, mentre Winpool-Cise sottolinea il vantaggio della sinistra di solo mezzo punto percentuale.


Eppure c’è chi dice che a sorpresa, al contrario, proprio “la figura di Giani possa dare una spinta in più al centrosinistra, non penalizzarlo come qualcuno dice”. Il professor Cosimo Ceccuti, politologo, ex segretario particolare di Giovanni Spadolini, presidente della Fondazione sottolinea che Giani, “a Firenze ma non solo, è per molti ‘Eugenio’, una persona con cui si intrattengono rapporti da anni, conosciuta, rassicurante, grande conoscitore della storia e dei bisogni del territorio. Non so come vedranno la sua candidatura in altre province, ma su Firenze mi sento di dire che tra l’esperienza da amministratore di Giani e quella ancora limitata di Ceccardi, le persone sceglieranno lui”. “Certo, dopo il renzismo che ha riportato Firenze sul palcoscenico politico nazionale, la sinistra toscana è stata snaturata con una svolta al centro.


In ogni caso, il ballottaggio sembra allontanarsi, visto che entrambi molto probabilmente supereranno il 40 per cento. La Toscana, infatti, è l’unica regione a prevedere un doppio turno nel caso in cui non si raggiunga questa soglia fra i due più votati. “Vincerò per cambiare la Toscana”, aveva detto Ceccardi all’inizio della campagna elettorale. TOSCANA — Manca ancora lo scrutinio di un seggio di una sezione del Comune di Viareggio per decretare il risultato definitivo delle elezioni regionali 2020 in Toscana. La candidata o il candidato proclamato eletto presidente è eletto alla carica di consigliere regionale. Gli altri sono eletti alla carica di consigliere regionale se collegati ad almeno un gruppo di liste che abbia ottenuto seggi.


Le Elezioni Regionali Emilia-Romagna 2020 del 26 gennaio con il presidente eletto Stefano Bonaccini e gli altri 6 candidati. https://tuttopitigliano.com/ gennaio con il presidente eletto Jole Santelli e gli altri 3 candidati. Le Elezioni Regionali Toscana 2010 del 28 e 29 marzo con i risultati ed il presidente eletto Enrico Rossi. Le Elezioni Regionali Toscana 2015 del 31 maggio con il presidente eletto Enrico Rossi e gli altri candidati.


  • La presentazione della candidatura a presidente della Regione è accompagnata dalla dichiarazione di collegamento con uno o più gruppi di liste e non possono presentarsi coloro che hanno già ricoperto quella carica per due mandati consecutivi.
  • Sono computati a tal fine i voti ottenuti dalle liste circoscrizionali e sommati tra loro quelli ottenuti, nelle diverse circoscrizioni, dalle liste contrassegnate dal medesimo simbolo.
  • Il totale dei voti così determinato costituisce la cifra elettorale regionale di ciascuna coalizione di liste.
  • “Vincerò per cambiare la Toscana”, aveva detto Ceccardi all’inizio della campagna elettorale.

LE LISTE – Quanto ai singoli partiti, il Partito Democratico si conferma primo partito col 34%, mente Italia Viva, chiamata ad una buona affermazione nella Toscana di Renzi, non va oltre il 4% e non è quindi decisiva ai fini della vittoria di Giani. Questa è comunque l'esito del voto con 3.936 seggi scrutinati su 3.937. Appena eletta sindaca, Ceccardi si oppose con forza alla costruzione di una moschea a Pisa dicendo di essere preoccupata che gli abitanti di Cascina di fede musulmana, frequentandola, avrebbero potuto aderire a eventuali gruppi estremisti, con conseguenze negative per la città.


La lista che unisce Italia Viva e +Europa è invece la più votata a Mulazzo e a Marradi (nel Mugello, al confine con l’Emilia-Romagna, dove ha superato il 50%). A livello comunale, il nuovo Presidente ha vinto in sei capoluoghi, di cui tre amministrati dal centrosinistra e tre dal centrodestra , mentre Susanna Ceccardi ha prevalso a Lucca, Massa, Grosseto e Arezzo, città dove si votava anche per le comunali e dove si andrà al ballottaggio, con il sindaco uscente Ghinelli in vantaggio. Giani costruisce la sua vittoria proprio nella Città metropolitana di Firenze, dove supera Susanna Ceccardi di 26 punti (che diventano più di 30 nel Comune di Firenze). 128 mila i voti di vantaggio, molti se si considera che in tutto il resto della Regione Giani ha ottenuto 17 mila voti in più della rivale. Il centrosinistra si conferma alla guida della Regione col 48,6% dei voti e 8 punti di vantaggio sull’europarlamentare leghista Susanna Ceccardi. Invece, stavolta, la competizione elettorale c’è stata davvero e quei quasi nove punti di vantaggio tra il candidato Pd e quello della Lega appaiono come una vittoria inaspettata.


E' giusto che non mi si identifichi con una corrente o una leadership. Ho dietro di me l'esperienza di un percorso politico fatto ragionando col mio cervello. Rispetto tutti e mi sento di essere una persona che si impegna prima di tutto per la Toscana. I toscani mi hanno votato per la loro visione di Toscana e non per ragionamenti nazionali”. Per arrivare nel capoluogo di regione da Pisa ci vuole circa un’ora col treno regionale.


Nella medesima data si svolgerà il referendum costituzionale ai sensi dell’art. 138 della Costituzione per l’approvazione del testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”. “Non ho padrini, - evidenzia Giani - l'ho detto in modo molto costruttivo e con grande affetto per tutti. La guida della Toscana non è affidata a logiche di partito o tra i partiti, io devo essere il presidente dei toscani.


IL VOTO – In una delle partite simbolo di questa tornata elettorale, il centrosinistra mantiene la sua storica roccaforte rossa grazie al 48,62% ottenuto da Eugenio Giani . Non riesce il ribaltone quindi a Susanna Ceccardi, l’europarlamentare della Lega a capo della coalizione di centrodestra, che si è fermata al 40,44%, con i sondaggi che davano la Regione seriamente contendibile. Staccata Irene Galletti del Movimento 5 Stelle, che non va oltre il 6,4%, mentre vanno sotto l’un per cento Salvatore Catello del Partito Comunista, Marco Barzanti del Partito Comunista Italiano e Tiziana Vigni del Movimento 3V.


Tra le sue uscite pubbliche molti ricorderanno quella in cui definì Imagine di John Lennon «una canzone di ispirazione marxista». Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. Il territorio toscano è diviso in 13 circoscrizioni, ognuna delle quali avrà una propria scheda elettorale . Nelle regionali del 2015, che portò alla vittoria di Enrico Rossi, si votò in un solo giorno e non in due come quest'anno, e l'affluenza definitiva fu del 48,2 %. Giani vince anche nelle province di Siena, Livorno, Pisa e Prato, mentre Susanna Ceccardi vince nelle altre province, raggiungendo il miglior risultato a Lucca .


In caso di parità di voti tra i candidati, è ammessa al ballottaggio la candidata o il candidato collegato con il gruppo di liste non unito in coalizione o con la coalizione di liste per l’elezione del consiglio regionale che ha conseguito il maggior numero di voti complessivi. A parità di voti, partecipa al ballottaggio la candidata o il candidato più anziano di età. Dopo il secondo turno è proclamato eletto presidente della giunta regionale la candidata o il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. Ciascun elettore può esprimere un voto a favore di una lista ed un voto a favore di un candidato presidente della giunta regionale anche se non collegato alla lista prescelta.


Il totale dei voti così determinato costituisce la cifra elettorale regionale di ciascun gruppo di liste. Sono inoltre sommate, per ciascuna coalizione, le cifre elettorali regionali dei gruppi di liste che la compongono. Il totale dei voti così determinato costituisce la cifra elettorale regionale di ciascuna coalizione di liste. È eletto presidente della Giunta regionale la candidata o il candidato che, nel complesso delle circoscrizioni, ha ottenuto il maggior numero di voti validi, purché superiore al 40 per cento dei voti validi. Qualora nessuno ottenga tale maggioranza si procede ad un secondo turno elettorale che ha luogo la seconda domenica successiva a quella del primo. Sono ammessi al secondo turno i due candidati che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti.


I seggi sono quindi assegnati alle coalizioni e ai gruppi di liste cui corrispondono nell’ordine i più alti quozienti ottenuti da tali divisioni. A parità di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il seggio è attribuito alla coalizione o al gruppo di liste che ha ottenuto la maggior cifra elettorale e, a parità di quest’ultima, per sorteggio. Muovendo l’analisi sui partiti di centrodestra troviamo tassi di preferenza più bassi. All’interno della coalizione la percentuale minore è quella relativa alla lista Lega Salvini Premier con il 22%. Un dato che denota come i consensi siano stati prevalentemente attratti dal voto di opinione e che si dimostra in linea sia con quello ottenuto dalla Lega alle scorse elezioni regionali (24%) sia con quelli relativamente bassi ottenuti da tale forza politica in occasione delle competizioni elettorali di carattere nazionale.


Il centrosinistra riesce dunque a conservare una delle sue roccaforti rosse. Il centrodestra aveva candidato Susanna Ceccardi, prima sindaca leghista nella Regione , europarlamentare. E non riesce a fare sua una vittoria che avrebbe avuto un forte peso simbolico. Il 18 settembre, per la chiusura della campagna elettorale, in Piazza della Repubblica a Firenze, erano infatti presenti i leader della Lega Matteo Salvini, di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, di Forza Italia Antonio Tajani. Il testa a testa era annunciato ma i primi exit poll e poi le prime proiezioni hanno fin da subito dato in testa Giani.



In ognuna sono presentate liste concorrenti di candidate e candidati alla carica di consigliere regionale, elencati in ordine progressivo, contrassegnate da un proprio simbolo e collegate a una candidata o candidato presidente della giunta regionale. Il numero minimo e massimo di candidate e candidati circoscrizionali di ciascuna lista circoscrizionale è determinato in relazione alla popolazione residente, risultante dall'ultimo censimento generale. A tal fine, si divide il numero degli abitanti della regione per il numero dei seggi, e si stabilisce la cifra teorica di seggi circoscrizionali in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti. Il numero massimo delle candidate e dei candidati circoscrizionali di ciascuna lista circoscrizionale è pari al doppio della cifra teorica dei seggi circoscrizionali come sopra determinata.


A tal fine si divide la cifra elettorale regionale del gruppo di liste per il numero di seggi determinato, ottenendo così il quoziente elettorale regionale di gruppo. Nell'effettuare la divisione si trascura la eventuale parte frazionaria del quoziente. Si considerano resti anche le cifre elettorali provinciali che non hanno raggiunto il quoziente elettorale regionale di gruppo. I seggi corrispondenti al numero dei consiglieri regionali da eleggere sono assegnati a livello regionale. Sono computati a tal fine i voti ottenuti dalle liste circoscrizionali e sommati tra loro quelli ottenuti, nelle diverse circoscrizioni, dalle liste contrassegnate dal medesimo simbolo.



“Lei però ha sempre voluto farsi chiamare sindaco”, ci dice Federico, 30 anni. Fa l’insegnante, vive a Pisa ed è molto critico su cosa sta accadendo in zona. “tasso di preferenza” che indica la percentuale di preferenze espresse dagli elettori sul totale dei voti validi e che, in tutti i casi in cui è possibile esprimere più di una preferenza, viene calcolato correggendo parzialmente il denominatore della formula. Pubblichiamo qui i risultati ufficiali delle elezioni regionali del settembre, così come desunti dal verbale di proclamazione degli eletti firmato dall’Ufficio Centrale Regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Firenze, in data 8 ottobre 2020.



Prima esisteva addirittura un treno che collegava la stazione di Santa Maria Novella direttamente all’aeroporto Galileo Galilei. Quando è stato introdotto il Pisa Mover – una tranvia che dalla stazione di Pisa porta all’aeroporto – il collegamento in questione è stato sospeso. “Un errore madornale della sinistra che ha curato il progetto”, commenta Federico che ci lascia alla stazione. La nuova legge prevede l’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale, con eventuale doppio turno, nel caso in cui nessun candidato/a superi la soglia del 40 per cento.

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on Jul 22, 21