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La ricerca si cos concentrata su altri componenti del Sistema Endocannabinoide e gi quasi 20 anni fa vari studi hanno suggerito che il CBD inibisce la degradazione dell'Anandamide (AEA), uno dei principali Endocannabinoidi prodotti dal nostro organismo. Ci avviene perch il CBD interagisce con l'enzima acido grasso ammide idrolasi (FAAH, dall' Click Here For Additional Info Amide Hydrolase) e ne impedisce il funzionamento.
Il CBD, bloccando l'azione di FAAH, impedisce all'AEA di essere degradata e in questo modo la sua azione viene prolungata nel pace, aumentando in questo modo il tono Endocannabinoide. In pratica, vuol dire che il CBD ha un'azione indiretta: piuttosto che attivare o inibire un recettore, come fanno la maggior parte dei farmaci incluso il THC, fa in modo che l'AEA non venga degradata ed cos in grado di prolungare la sua azione e quindi l'attivazione del Sistema Endocannabinoide o, in termini scientifici, il suo tono, risulta aumentato.
L'azione sul tono molto importante, infatti stato notato che alcune patologie come il PTSD e la fibriomialgia, condividono una carenza del tono Endocannabinoide e che questa carenza sembra predisporre l'individuo allo sviluppo di psicopatologie, come advertisement esempio quelle associate ai traumi.; L'argomento rimane comunque aperto, poich ci sono ancora alcune show contrastanti sul ruolo del CBD e dell'enzima FAAH; tuttavia, durante il simposio a Berlino di IACM 2019, un altro luminare nel campo dei cannabinoidi, il Prof.
; Danandeh, Andalib, Valentina Vozella, James Lim, Fariba Oveisi, Gina L. Ramirez, David Mears, Gary Wynn, and Daniele Piomelli. "Effects of fatty acid amide hydrolase inhibitor URB597 in a rat; Il professor Piomelli, nel corso del convegno, ha anche riportato la storia di una donna scozzese che stata trovata con una mutazione genetica dell'enzima FAAH che ne impediva il corretto funzionamento.